I Tarocchi di Agrippa

da The long march of the red brigates across Conquest, Slaughter, Famine and Pestilence

di Aureliano Buendia


   Agrippa si verso` un bicchiere di vino ambrato e lo gusto` lentamente, mentre il suo sguardo  scorreva lungo i vigneti che disegnavano la loro geometria sulle colline lambite dal fiume e accarrezzate dal sole.
   Una chiatta stava scendendo facendosi portare dalla corrente. Anni fa Agrippa aveva iniziato lo stesso viaggio, ma la guerra e i disordini lo avevano costretto ad interromperlo. Aveva visto l'oceano due anni dopo quando ando` in Inghiltera, eppure gli era rimasto sempre il rimpianto di non aver potuto contemplare le acque del fiume annullarsi in quelle del mare.
   Un miagolio lo risveglio` dai suoi pensieri : era il suo gattino, un cuor contento che aveva solo due desideri, uno stomaco pieno ed una pancia su cui acciambellarsi per dormire e sentirsi protetto. Agrippa si sedette sulla poltrona chiamandolo ed il micio gli salto` addosso ed inizio` a leccarsi una zampa.
   In attesa dei suoi studenti,  Agrippa accarezzava il gatto, lasciando vagare lo sguardo lungo i vigneti e il pensiero lungo i suoi ricordi. Molto spesso i suoi studenti lo avevano deluso, perche` il loro desiderio si era rivelato non essere la conoscena, ma il potere o la ricchezza. Ma questa volta aveva sentito in loro la fiamma ed oggi li avrebbe accesi, avrebbe trasmesso loro la fiaccola che aveva ricevuto dal suo maestro Tritremio e che da allora aveva coltivato con amore.
   Oggi, per la prima volta da anni,  la sua lezione conclusiva avrebbe completato e realizzato il suo insegnamento,  come un gioielliere, annodando il refe in cui ha infilato le perle, produce una collona.



   Agrippa continuo` a contemplare i vigneti che correvano sulle colline  accarezzate dal fiume e lambite dal sole, come se cercasse di interrompere il flusso del tempo e preservare questo frammento di pace.
   Poi sospirando si riscosse, guardo` i due giovani studenti,  dispose rapidamente sulla tavola sette tarocchi  e li collego` tra loro tracciando delle linee col gesso.


MAGO
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EREMITA -----------------MATTO
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SACERDOTESSA-------------------SACERDOTE
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IMPERATRICE-------------------IMPERATORE
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   Si accarezzo` la barba e poi inizio` la sua lezione conclusiva.

AGRIPPA: Pitagora ha studiato approfonditamente la Settuplice Armonia e nei suoi Sette Arcani ne ha racchiuso l'essenza.
    La Settuplice Armonia e` la congiunzione del Ternario e del Quaternario, la congiunzione, cioe`, del Macrocosmo e del Microcosmo.
    Che il  Quaternario rappresenti il Microcosmo discende dalla sua Scala :


SCALA DEL QUATERNAIO


Oriente Occidente Settentrione Mezzogiorno
Estate Primavera Inverno Autunno
Caldo Umido Freddo Secco
Fuoco Aria Acqua Terra
Giove Venere Marte Luna
Marco Giovanni Matteo Luca
Leone Aquila Uomo Vitello
Animali Piante Metalli Pietre

 
PRIMO STUDENTE: Maestro, come vanno inseriti nella scala del Quaternario i quattro doni di Thot?

AGRIPPA: Non me lo sono mai chiesto. Ma la domanda e` giusta. Vediamo... La Coppa a Primavera, la Pietra ad Autunno, la Spada a Inverno, la Lancia ad Estate.
    Se il Quaternario e` cosi` ricco di schemi e di interpretazioni, il Macrocosmo e il Ternario hanno solo un possibile collegamento: la Trinita`.

SECONDO STUDENTO: Un solo collegamento? Se c'e' una Trinita` in cielo, c'e` anche una Trinita` all'Inferno. Satana in corrispondenza del Padre, Lucifero come suo Figlio e come Spirito Santo...

AGRIPPA: Baal, Signore della Menzogna? No, naturalmente no. L'unica trinita` infernale e` quella dei Giudici: Minosse, Eaco e Radamanto.
    Come il Settenario e` somma e congiunzione del Ternario e del Quaternario, allo stesso modo il Ternario e` la disgiunzione dell'Unita`  e del Binario.
    Il Mago esprime il potere dell'Unita`. Egli versa la Coppa dell'essenza, semina il suo Seme, fertilizza il Microcosmo. La sua Coppa porta rugiada ed il suo Seme attecchisce e porta frutto. Per questo il suo segno e` il Sole e  il suo nome e` Destino.
    Ma la procreazione richiede che l'Unita` generi il Binario: la donna e l'uomo, l'anima e l'angelo, la mente e il cuore.
    Il Matto raffigura l'angelo, colui che annuncia la fertilita`, colui che genera un sogno caro al suo cuore. Per questo e` uomo, il suo segno e` Mercurio e il suo nome e` Sogno.
    La sua fertilita` annunciata attecchisce in un'anima , il suo cuore parla alla mente, il suo sogno procrea l'azione. Per questo l'Eremita e` donna, il suo nome e` Psiche, il suo segno e` Saturno.
    Dalla congiunzione di Sogno e Psiche, dall'incontro di  uomo e donna,  dall'amplesso di cuore e mente,  il Mago opera la sua magia: Mercurio e Saturno compiano l'Alchimia e il seme del Macrocosmo impregna il  Microcosmo.

PRIMO STUDENTE: Questo dunque e` il Mago! Colui che e` procreato dal sogno quando ingravida la psiche, colui la cui  ragione puo` generare il sogno.
    Colui la cui alchimia e la cui magia gli permettono di plasmare se stesso, controllare il macrocosmo, splendere come il Sole.

I suoi occhi brillavano, riflettendo immagini fulgenti di un'altra realta`.   La voce sconsolata di Agrippa lo risveglio` dal suo sogno.

AGRIPPA:  Il Mago non puo` sostituirsi al Destino. Non e` il Mago a plasmare il mondo, e` il Destino che plasma il mago come fosse un pupazzo di creta.
    Lo sguardo di Agrippa torno` a correre al fiume, alla barca che scendeva condotta dalla corrente. "Verso il mare..." mormoro` tra se`; poi si riscosse.
    Questa dunque e` la struttura del Macrocosmo. L'Unita` che scindendosi diventa Coppia e puo` cosi` generare. In questo modo il Seme fertilizza il Microcosmo.
    A garantire il tramite tra il Microcosmo e il Macrocosmo  sono i sacerdoti.
    E`  la Luna che accoglie i raggi del Sole e li riflette, piu` pallidi, sulla terra; e` la  Sacerdotessa che accoglie il Seme, garantisce l'ingravidamento e accudisce al parto. Il suo nome e` Enigma perche` la procreazione e` il piu` grande mistero; il suo nome e` Enigma perche` riflette i segni del destino.
    Suo sposo e` il  Sacerdote, colui che regna sui misteri; colui la cui morte porta generazione, il cui splendore porta l'aridita`. Per questo il suo none e` Discordia e il suo segno e` Giove.
    Tre sono i livelli tramite i quali il Sema versato dal Mago si invera: e` l'essenza della Coppia che trasforma alchimisticamente il Seme in Potenza, da cui i Sacerdoti estraggono la Magia e possono quindi concentrarla sugli Imperatori e dare loro la Forza per agire sul mondo.

SECONDO STUDENTO: La sfera della mente, la sfera dei rapporti umani, la sfera del controllo delle cose. Gli Alchimisti, i Sacerdoti, gli Imperatori.

AGRIPPA:  Esatto. In questo modo, la Magia di Giove  incorona l'Imperatore. Il Seme diventa ora Potenza, diventa ora Mutamento; diventa azione che plasma la realta`.  Il suo nome diventa quindi Distruzione e il suo segno e` Marte.
    Luna riflette i raggi del Sole e ingravada la Terra. E la Terra rifiorisce rigogliosa e genera l'essenza della Vita, fa nascera la realta`. Questo e` il potere di Desiderio. Questo e`  il potere dell'Imperatrice e il suo segno e` Venere.
    In questo modo il Mago, attraverso la Coppia, attraverso i Sacerdoti, attraverso i Regnanti,  fa si` che il suo Seme possa far nascere e fiorire la Realta`. E questo e` il segno della linea che, dalla coppa del Mago atravverso i tre livelli di riflessione, ingravida il mondo e genera dunque la realta`.

SECONDO STUDENTO:  Il diagramma e` incompleto, Maestro. La simmetria pretende che il quadrato sia di nuovo rinchiuso da un triangolo rovesciato. Esiste una forza speculare al Mago!

PRIMO STUDENTE (ironico): L'Ottavo dei Sette?

SECONDO STUDENTO:  Come la Luna riflette la luce del Sole ed illumina la Terra, cosi` il Seme versato dal Mago viene raccolto come una coppa da questa forza.

AGRIPPA:  Dagli un nome a questa forza.

SECONDO STUDENTO:  Un nome? Quale e` il nome di Colui che raccoglie il Seme e illumina la realta`?  Colui che Porta la Luce.
    E  cosi`, come il Mago si appoggia su mente e cuore, cosi` come il Mago si nutre delle illusioni della mente, cosi' Lucifero si appoggia su Desiderio e Distruzione, le forze che regnano sull'umanita` . E in questo modo la controlla ed accresce la sua forza e il suo potere.

Agrippa non rispose; guardava il fiume scendere lentamente verso il mare. Fu l'altro studente a rompere il lungo silenzio.

PRIMO STUDENTO:  Maestro, quale e` il  significato della linea che collega la Sacerdotessa all'Imperatore?

AGRIPPA:  La Luna e Marte, Distruzione ed Enigma, queste sono le forze che imperano sulla realta`. Desiderio, Discordia ne sono solo un pallido riflesso. A comandarci sono Distruzione ed Enigma.

PRIMO STUDENTO: La Spada e la Pietra....

AGRIPPA:  Certo, loro e` l'Azione, mentre la Coppa e la Lancia, il Sacerdote e la Regina, sono invece la coppia passiva. La vita nasce quando la Regina viene ingravidita. La vita nasce quando il Sacerdote e` trafitto dalla Lancia e la Coppa ne accoglie il sangue.



Quando gli studenti uscirono, Agrippa si sentiva svuotato; aveva letto nei loro occhi delle passioni che da anni sperava di dimenticare. Si senti` stanco, prosciugato. Una vita passata a studiare, ad insegnare, nella speranza che questa fiaccola potesse illuminare le tenebre, nella speranza che il suo insegnamento accendesse altre fiaccole, che finalmente la Luce fosse. Ma per quanti la conoscenza era solo una torcia per bruciare il mondo, una forza per forgiare catene?
Agrippa si verso` un'altro bicchiere di vino e si accomodo` sulla sua poltrona; il gatto gli salto` in grembo, cercando la posizione migliore. "Forse" penso` Agrippa," avrebbe dovuto occuparsi dei gatti invece che degli uomini. Un po` di cibo, un po` di affetto. Forse avrebbe dovuto essere quella la sua missione. Forse aveva sbagliato tutta la sua vita."
Guardo` il fiume scorrere baciato dagli ultimi riflessi del sole, mentre accarezzava lentamente il gattino e i suoi pensieri scendevano verso il mare.
Il bicchiere cadde a terra frantumandosi, il sole tramonto`, il gatto si sveglio` di scatto miagolando.
Pianse a  lungo, disperatamente,  leccando invano la barba del suo padrone.


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