Gli abitanti di Isola Farnese e di tutta la zona intorno all’area etrusca
dell’antica Veio non sono rimasti sorpresi per quanto è accaduto
nella notte di mercoledi’ 24 marzo, in una villa isolata che, secondo alcuni,
dava ospitalità a messe nere e convegni satanici di vario genere.
Un gruppo di giovani, a tutt’oggi non identificati, si sono introdotti
all’interno della villa per liberare, secondo le testimonianze raccolte,
un centinaio di gatti che venivano utilizzati per i rituali di sangue.
Al cancello della villa, un secondo gruppo avrebbe inscenato un finto incidente
per distrarre l’attenzione delle due guardie di sorveglianza. Durante l’azione,
che probabilmente avrebbe dovuto concludersi con la messa in libertà
delle povere bestiole, qualcuno ha urtato inavvertitamente un braciere
perenne situato nell’ingresso, al piano terra. L’incendio, favorito dal
vento, si e’ propagato rapidamente nel parco circostante. I vicini, richiamati
dal trambusto, descrivono una scena apocalittica con i bagliori delle fiamme
e i felini che si mettevano in salvo da tutte le parti.
La villa era la sede una Associazione di Cultura Esoterica. Il suo ispiratore,
Efisio Tagot, sarrebbe caduto dalle scale, durante la fuga, perdendo i
sensi. Il corpo e’ stato trovato carbonizzato nell’ingresso, non distante
dal braciere che ha appiccato l’incendio. I vigili del fuoco, accorsi prontamente,
sono riusciti a limitare il disastro, evitando che si propagasse al vicino
parco archeologico. Purtroppo l’edificio e’ andato completamente distrutto.
fisio Tagot, che si faceva chiamare Memphis, gia’ in passato aveva suscitato
le proteste della parrocchia per le sue strane abitudini.
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Dal suo arrivo ad Isola Farnese, alla fine degli anni ‘70, non sono
mancate le denunce per disturbo della quiete pubblica e per abuso della
professione medica. Non mancano, ma sono una minoranza, coloro che ritengono
si trattasse esclusivamente di uno studioso un po’ eccentrico, e altri
che ne lodano le sue capacità terapeutiche.
Fortunatamente, data l’ora tarda, non vi erano ospiti nella villa, di solito
abbastanza frequentata sia di giorno che di notte. Le due guardie di sorveglianza
e il collaboratore domestico sono riusciti a mettersi in salvo. Quest’ultimo,
un filippino che svolgeva le funzioni di segretario, autista e cuoco, ha
smentito le dicerie secondo le quali Efisio Tagot, originario di Rovigo,
amava l’arrosto di felino. “Si tratta solo di un pregiudizio e di malevoli
calunnie - e’ stato il commento a caldo del factotum, tra le lacrime e
i singhiozzi. - Il mio padrone amava la natura ed era vegetariano. Si prendeva
cura dei gatti randagi togliendoli dalla strada e ora ha pagato con la
vita questa sua benevolenza. Il mondo è proprio cattivo”.
Secondo i carabinieri di Isola Farnese, che conducono le indagini, gli
assalitori dovevano appartenere a qualche gruppo animalista. Non c’e stata
alcuna rivendicazione, ma forse questo e’ dovuto all’esito tragico dell’azione
che e’ andata sicuramente dal la’ delle intenzioni.
Giorgio Pulitzer
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