MODENA - E' ormai accertato che la pallottola che ha ucciso Yussouf
Ozanam nel pomeriggio di domenica e quella che appena un'ora più
tardi ha gravemente ferito Stefano Lanticina (che è ancora in coma
presso il Policlinico di Modena, e secondo i medici ha ben poche possibilità
di riuscire a riprendersi) sono identiche, sparate da una pistola calibro
9. Le indagini, ancora in corso, iniziano a far sospettare alcuni retroscena,
ma l'identità dell'assassino è ancora un mistero.
Verso le ore 19 di domenica il Lanticina sia stato visto in Via Emilia,
a pochi metri dal luogo del suo ferimento, mentre discuteva rumorosamente
con un gruppo di una decina di persone, giovani di entrambi i sessi secondo
alcuni testimoni oculari. Durante il pomeriggio, il Lanticina e l'Ozanam
erano stati avvistati insieme, in compagnia di quattro ragazze. Forse quelle
stesse ragazze erano con il Lanticina prima che venisse aggredito. Una
coppia di anziani ha riconosciuto nel Lanticina l'uomo che insieme a tre
ragazze frugava Piazza della Pomposa, tra le 18 e le 19, come in
cerca di qualcosa. I giovani hanno detto di stare partecipando ad un
"gioco", una "caccia al tesoro". Gli stessi testimoni riferiscono di aver
visto le stesse persone, Lanticina compreso, più un paio di altri
(tra cui forse Yussouf Ozanam), in Largo S.Giovanni tra le 16 e le 17 pescare
qualcosa dalla fontana. Il gruppetto è stato anche avvistato in
vari momenti nella zona del Duomo.
Ma c'erano anche altre persone con il Lanticina alle 19, persone che
probabilmente stavano litigando, o contrattando, con lui e con le sue amiche.
Pare si trattasse di ragazzi anche molto giovani, alcuni dei quali, nonostante
fosse un pomeriggio caldo ed assolato, indossavano lunghi impermeabili,
"trench".
E alcuni testimoni riferiscono di aver visto due giovani, uno dei quali
con un trench, trasportare una terza persona, forse in stato di incoscienza
("credevo fosse ubriaco" ha detto un testimone); una persona che potrebbe
corrispondere all'identikit di Yussouf Ozanam.
Ora i tasselli del mosaico iniziano a ricomporsi. Ma c'è di
più, altre ombre inquietanti che si profilano sullo sfondo.
Dalle deposizioni dei familiari e dei parenti, sembra risultare che
Lanticina e Ozanam fossero venuti a Modena per una "manifestazione di giochi". |
Era effettivamente in corso, durante il fine settimana, una manifestazione
presso la Polisportiva Sacca che prevedeva "giochi di carte, giochi di
simulazione, giochi di miniature, giochi da tavolo, giochi di ruolo". Giochi
di ruolo. Può essere interessante ricordare che Ozanam era coinvolto
in questo ambiente, e forse lo era anche il Lanticina.
L'ipotesi sembra pazzesca e incredibile, ma non può essere trascurata.
Forse Stefano Lanticina e Yussouf Ozanam stavano partecipando ad un terribile
GIOCO, in cui la posta era la loro stessa vita.
Può sembrare incredibile, ma negli Stati Uniti, dove questi
giochi sono particolarmente diffusi, esistono da molti anni associazioni
che li combattono, proclamandone la manifesta pericolosità, ma che
non sono mai riuscite ad avere ragione della lobby degli editori che ne
traggono profitto.
Tra l'altro, alcuni dei ragazzi avvistati insieme a Lanticina indossavano
il "trench", emblema degli autori della strage consumatasi poco tempo fa
in una scuola americana, secondo molte voci autorevoli ad opera di giovani
dalla psiche disturbata a causa dell'abuso di videogiochi e giochi di ruolo.
E c'è di più: la tristemente famosa sparatoria avvenuta
alla stazione di Modena il 3 ottobre scorso avvenne anch'essa in concomitanza
con una grossa manifestazione di giochi, tra cui i giochi di ruolo, in
questa città.
Anche per quanto riguarda il caso delle cinque ragazze scomparse sono
stati ipotizzati collegamenti con il mondo dei giochi di ruolo. Tra i cittadini
si è ormai diffusa l'opinione che gli eventi di domenica pomeriggio
e le sparizioni siano in qualche modo collegati.
Alcune statistiche compilate dall'istituto demoscopico "Paradoxa" indicano
Modena come la sede della più grossa comunità organizzata
di adepti dei giochi di ruolo in Italia. Cosa sta veramente succedendo
a Modena? Perchè tante disgrazie e tanti misteri?
Giorgio Pulitzer
Pathos News: Dai Fatti alle Parole
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