Il disastro avvenuto la notte del 15 settembre nella villa del prof.
Agenore Pizzetti, a Cerveteri, trova la sua spiegazione in un raro evento
naturale.
Una sfortunata serie di coincidenze ha fatto il resto e ha provocato
la morte di almeno 15 persone.
Nella villa, secondo il rapporto della polizia, erano presenti alcuni
archeologi, collaboratori del prof. Pizzetti, intenti in sondaggi e ricerche
sulla vita degli Etruschi. Una fuoriuscita improvvisa di anidride solforosa
di origine vulcanica ha soffocato tutti i componenti dell'equipe di ricerca.
Gli esperti del Ministero dalla Difesa, interrogati in proposito, hanno
dichiarato che si tratta di un fenomeno raro, ma non unico. Infatti, nello
stesso giorno, una mandria di mucche e' stata soffocata dai gas in una
vallone, presso Marino.
La violenta tempesta che si e' abbattuta, subito dopo, nella zona ha
aggravato la situazione. Un fulmine ha colpito un deposito di materiale
infiammabile e l'esplosione ha distrutto la villa, rendendo quasi irriconoscibili
i cadaveri.
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L'ambasciata americana a Roma, ha comunicato che gli studiosi, tutti
americani, erano guidati da Rutiger Bergstein, proprietario dell'Heidelberger
Hof, una nota birreria-ristorante di Chicago. Mister Bergstein era un tipo
eccentrico, schivo e solitario, dedito da qualche tempo a ricerche e studi
sull'antichita' dei popoli Italici. La ricomposizione dei corpi e il loro
riconoscimento sarà compiuto direttamente negli Stati Uniti, dove
le salme sono state trasportate a cura del Governo americano.
Purtroppo non ci sono notizie del professor Pizzetti, il proprietario
della villa. La sua domestica a ore, residente a Cerveteri, ha riferito
agli inquirenti che il professore era partito all'inizio di luglio per
l'Himalaya, pregandola di non preoccuparsi, poiche' per tutta la durata
della sua assenza la villa sarebbe stata sotto la custodia dei suoi "amici
americani".
Giorgio Pulitzer
Pathos News - Dai Fatti alle Parole
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