LIVORNO, 5 dicembre.
Trovato stamane nella sua casa livornese, giustiziato
barbaramente, il corpo senza vita dell'imprenditore Anio Levin. L'uomo
è stato trovato riverso in una pozza di sangue, la gola squarciata
da un orecchio all'altro. Sul luogo del delitto non sono stati rinvenuti
segni di
colluttazione, segno evidente che si è trattato del lavoro di
killer professionisti o di persone di sua conoscenza.
Durante le indagini svoltisi nell'appartamento dell'imprenditore sono
venuti alla luce particolari inquietanti che lasciano pensare ad una doppia
vita
dell'uomo. La polizia ha infatti scoperto, nascosto in un luogo accuratamente
mimetizzato della casa, un piccolo deposito di armi illegali di vario genere
(mitra da assalto, fucili di precisione, mitragliette) non denunciate alle
autorità competenti. Questo ha fatto presupporre agli inquirenti
che l'uomo, dietro alla professione di imprenditore, nascondesse un commercio
di armi di contrabbando, particolare che spiegherebbe le
implicazioni della sua morte.
I primi esami sul cadavere dell'uomo hanno palesato la presenza di
tracce di alcol e di allucinogeni nel sangue, si sta ora procedendo all'individuazione
dei componenti alla base della potente sostanza tossica che gli è
stata somministrata nella speranza di trovare ulteriori fonti con cui procedere
alle indagini.
Giorgio Pulitzer
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