Quello che poteva essere l'ennesimo, cruento, brutale fatto di sangue
di stampo mafioso è stato, invece, un vero e proprio miracolo.
Ieri sera, verso l'ora di chiusura, Dario Branco si trovava nella libreria
di sua proprietà al centro della cittadina siciliana; la dinamica
non è ancora certa ma gli inquirenti hanno rivelato che un killer
è entrato e ha esploso a distanza ravvicinata tre colpi (con un'arma
automatica silenziata) verso il proprietario. Questi colpi sono tutti andati
a segno (due al torace e uno all'addome) ma, per un qualche particolarissimo
caso fortuito, il colpo all'addome è entrato ed uscito senza ledere
alcun organo vitale ed uno dei due colpi al torace è stato "intercettato"
dal telefonino della vittima; il colpo restante (l'unico che ha prodotto
un reale danno) ha danneggiato un polmone (il dottore ha detto: "incredibile,
proprio il punto in cui un proiettile avrebbe fatto il minor danno possibile").
Anche se il Dario Branco è ancora ricoverato in prognosi riservata,
i dottori contano di poter prosciogliere entro 48 ore e si sono rivelati
molto ottimisti.
A Catania c'è già chi grida al miracolo e la popolazione
ha riscoperto una fede che troppo spesso viene oggigiorno data per scontata.
Miracolo o, semplicemente, una fortuna sfacciata?
Probabilmente non lo sapremo mai ma una cosa è certa: evidentemente
era destino che non morisse.
Giorgio Pulitzer
Pathos News - Dai Fatti alle Parole
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