Le recenti affermazioni del generale Rolando da Cunha Siquiera Santos,
la massima autorita' militare della regione delle Amazonas, hanno destato
sconcerto nell'opinione pubblica brasiliana ed imbarazzo negli ambienti
politici vicini al Governatore della regione, Amazonino Mendes.
In un'intervista rilasciata ad un giornale locale di Manaus il generale
da Cunha ha preso una posizione molto decisa riguardo ai "ninos de rua",
le migliaia di bambini abbandonati che abitano le favelas brasiliane: "Occorre
mantenere l'ordine pubblico, i cittadini vogliono prima di tutto sicurezza.
Manaus vive di commercio, e qui la piaga dei bambini di strada puo' portare
a gravi conseguenze economiche. E' necessario eradicare il problema alla
radice.
Senza altri fondi la polizia non puo' fare molto, ed allora e' naturale
che i privati si rivolgano a dei mercenari."
L'intervista e' stata fatta per rispondere ad alcune accuse del PCdoB
(il Partito Comunista brasiliano), dell'organizzazione dei "Sem Terra"
(Contadini che rivendicano il possesso di un pezzo di terreno da coltivare)
e di Amnesty International. Le accuse riguardavano il trattamento brutale
riservato dalla polizia di Manaus ai bambini di strada ed agli indios che
abitano i sobborghi della citta'. Forti critiche sono state avanzate anche
per la liberta' d'azione di cui godono gli "squadroni della morte" nei
dintorni della citta'.
"Io e il generale ... dovremo discutere personalmente dell'argomento"
ha dichiarato un imbarazzato Governatore davanti alle telecamere. Il governatore
Mendes, uomo vicino al presidente Cardoso, e' stato rieletto l'anno scorso
proprio grazie ai voti degli "uomini della giungla", ed ha fatto molto
per tentare una loro integrazione nella vita economica di Manaus, che grazie
allo status di porto franco e' un polo industriale di prima grandezza.
Suo il progetto "Manaus 2000" per rendere la citta' capitale mondiale
dell'ecologia.
L'evidente imbarazzo nel trattare la questione e' accentuato da recenti
indiscrezioni secondo cui esisterebbe un vero e proprio campo di prigionia
da qualche parte nella giungla, dove la polizia e gli squadroni della morte
porterebbero le giovani vittime dei loro rastrellamenti.
Giorgio Pulitzer
Pathos News - Dai fatte alle Parole
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