Le voci trapelate nelle scorse settimane sono ora state confermate.
Rambo e' morto.
Non ci riferiamo al noto personaggio cinematografico, ma a Reginaldo
Jose dos Santos,detto "Rambo". Era sospettato per almeno 7 omicidi, torture,
estorsione, violenza nella favela Naval di San Paolo.
Non solo: era il responsabile di un campo di prigionia illegale nascosto
nella giungla amazzonica vicino a Manaus.
L'esistenza del campo era sempre stata smentita dal governo brasiliano,
ma abbiamo visto coi nostri occhi le rovine fumanti del campo distrutto
ed anche le prove fotografiche che sono state inviate anonimamente a molte
riviste e agenzie di stampa, su cio' che avveniva nel capo(e non solo,
come spiegheremo in seguito).
In questo campo venivano portati i meninos de rua: ufficialmente per
educarli, ma non venivano piu' rivisti. Ebbene, le prove citate mostrano
chiaramente collegamenti tra "Rambo" e il traffico d'organi sudamericano.
Il generale Rolando da Cunha Siquiera Santos, comandante delle forze
militari nella regione, non ha voluto rilasciare dichiarazioni, fatto che
ha contribuito a far ulteriormente infuriare la popolazione locale, che
da tempo ne chiede le dimissioni.
Giorgio Pulitzer
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