E' trapelata solo oggi la notizia, che non ha trovato finora
conferma ufficiale, dell'arresto di un uomo di nazionalita'
Serba avvenuto mercoledi' scorso, 9 febbraio, all'Aeroporto di Mosca da
parte della polizia, mentre l'uomo era in transito diretto verso una localita'
non precisata. Sull'uomo, un ex-militare, secondo indiscrezioni,
penderebbe un mandato di cattura emesso dal Tribunale dell'Aja per
presunti crimini di guerra. La fonte della notizia precisa che in un primo
momento la consegna dell'uomo alle forze internazionali era sembrata rapida
e scontata, come se l'arresto fosse stato eseguito per accordo tra le forze
in campo. Ma dopo tre giorni la situazione risulta ancora bloccata.
Si parla di una reazione negativa da parte di gruppi di pressione sia politici
che militari, che non vedrebbero di buon occhio questo tipo di collaborazione
delle autorita' russe con organismi internazionali, ai danni di cittadini
di una nazione amica.
Sembra che a Mosca siano arrivati, nelle ultime ore, alcuni rappresentanti
della NATO e dell'ONU, in particolare inglesi e francesi, per trattare
la consegna del presunto criminale. Ma l'indecisione delle Autorita' starebbe
creando un clima di tensione tra Mosca e L'Aja, che rischia di riflettersi
anche sui rapporti tra la Russia e l'ONU.
Giorgio Pulitzer
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