La polizia tedesca ha comunicato che lo scrittore Aureliano Buendia
e' stato trovato morto, apparentemente di infarto, nella sua villa di Nettesheim.
Lo scrittore e' diventato famoso a livello mondiale con il suo romanzo
breve "La leggenda del traghettatore" che proponeva negli schemi narrativi
della fantascienza alcuni dei temi politici e morali che hanno poi percorso
tutta la sua opera narrativa.
"Supponiamo di avere un mondo perfetto, un mondo in cui malattia, sfruttamento,
morte sono stati aboliti; molti benpensanti sviluppano la loro critica
contro questo 'mondo perfetto' parlando di 'morte delle pulsioni umane';
per me e' un discorso idiota, vampiresco. Questo mondo perfetto sarebbe
davvero un paradiso, se non fosse per il suo peccato originale: e' colpevole
di genocidio nei confronti delle generazioni precedenti che hanno dovuto
subire malattia, sfruttamento, morte" scrisse Buendia, riassumendo il suo
credo nel suo recente saggio "San Brandano e Zardoz: le tensioni della
perfezione della realtà politica".
Tra i suoi racconto piu` noti citiamo "Also Sprach Psyche", "I tarocchi
di Agrippa", "The long march of the red brigates across Conquest, Slaughter,
Famine and Pestilence" che ha anche dato il titolo alla raccolta dei suoi
racconti.
Da piu' di tre anni Buendia stava lavorando ad un romanzo che si proponeva
come un |
affresco delle tensioni politiche degli ultimi
trecento anni della nostra storia, "Il Collegio Invisibile dei Fratelli
Rosa-Croce";
il protagonista è il rivoluzionario italiano Filippo Buonarroti,
il quale, secondo il romanzo, non sarebbe mai morto e racconterebbe ad
un intervistatore duecento anni di rivoluzioni alle quali avrebbe preso
parte attiva. Ragionevole provocazione secondo alcuni critici, lucida follia
secondo altri, Buendia si presentava sempre più spesso in dibattiti
politici-letterari come se fosse davvero il personaggio del suo romanzo.
Il fatto che nello studio di Buendia sia stata trovata una copia del
suo libro dove era sottolineato il paragrafo conclusivo dei "Tarocchi di
Agrippa" in cui il protagonista si lascia morire e, soprattutto, il fatto
che la messa in scena della sua morte è identica a quella del racconto,
ha fatto venire il sospetto che lo scrittore si fosse suicidato.
Ma il medico legale dopo una lunga ed approfondita autopsia ha potuto
scartare categoricamente questo sospetto.
Soddisfacendo il suo desiderio, Buendia sara` cremato e le sue ceneri
saranno disperse nelle acque del Reno.
Giorgio Pulitzer
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