Sta suscitando un certo interesse in Olanda il "Comitato Mai libero"
promosso dall'avvocato Luca Zoppi per sostenere la liberazione di un detenuto
presso il Tribunale Internazionale dell'Aja. Secondo il comitato, che ha
avuto l'appoggio dell'ambasciata Yugoslava a Roma e in Olanda, il sig.
Mai viene trattenuto ingiustamente, in violazione dei suoi diritti, nonostante
sia tuttora non chiarita la sua identità. Secondo l'ICTY l'uomo,
ricevuto in consegna dai russi che lo hanno tratto in arresto all'aeroporto
di Mosca, e' Lazar Jakovic, ricercato per crimini di guerra compiuti in
Bosnia. Secondo i suoi sostenitori, si tratterebbe invece di un italiano,
Alessandro Mai. Il Ministero degli Esteri italiano ha gia' diramato un
comunicato in cui smentisce nel modo piu' assoluto e categorico che il
sig. Alessandro Mai sia in possesso della cittadinanza italiana, ma non
si pronuncia in merito alla sua identita': "Fino a quando non si sapra'
con certezza qual e' il paese di origine del sig. Mai non si puo'
dire nulla in proposito. I documenti del sig. Mai sono scomparsi dopo il
suo arresto a Mosca. Il fatto che fosse sul volo Roma-Mosca non prova nulla",
ha dichiarato il portavoce della Farnesina.
Amnesty International e altri gruppi umanitari che operano in Europa
in sostegno dei diritti civili e politici dei rifugiati hanno dichiarato
che si interesseranno al caso Mai-Jakovic.
Giorgio Pulitzer
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