Ieri il Professor Serjey Analitov direttore del Museo Nazionale di
San Pietroburgo, ha comunicato che nonostante il suo parere contrario,
l'amministratore nominato dal governo Putin, ha accettato l'offerta dello
studio legale londinese Arinton, per l'acquisto di un antico reperto di
presunte origini mediorientali, esposto presso il museo dal 1950 data della
riapertura dello stesso.
Il reperto in questione era un simbolo solare speculare scolpito in
oro massiccio di origini assai dubbie ma sicuramente risalente almeno al
3000 a.C. appartenente alla collezione personale di un potente gerarca
nazista.
L'oggetto venne sottratto nella Berlino degli ultimi giorni ad un unità
corazzata della Gestapo che si apprestava a trasferire altrove l'intera
collezione, e poi sequestrato dal K.G.B. sparì per alcuni anni fino
a quando i servizi segreti sovietici perso ogni interesse nei suoi confronti
lo donarono al museo. Il commemto del professor Analitov a proposito dell'accordo
raggiunto è stato molto laconico: "A parte il fatto che ormai un
cittadino russo non può non domandarsi se nel nostro paese ci sia
qualcosa che non sia in vendita agli occidentali..., devo sottolineare
la miopia del nostro nuovo governo che non si è nemmeno domandato
perché uno studio legale dovrebbe offrire una cifra così
spropositata per un oggetto che può al massimo riportarci solo
tetre ombre dal passato..."
Ulteriormente interrogato lo studioso non ha voluto dire altro se non
:"Sicuramente il vecchio proprietario aveva capito molto più di
noi..."
Giorgio Pulitzer
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