MADEIRA, 1 luglio. E’ finita senza provocare una carneficina
la notte di terrore che ha tenuto con il fiato sospeso Funchal, il famoso
scalo turistico dell’isola di Madeira. L’episodio terroristico, del quale
rimangono ancora molti aspetti oscuri, e’ accaduto nella notte tra il 29
e il 30 giugno. Un passeggero, in arrivo da Lisbona, registrato con il
nome di Voran Bukic, mentre era in attesa della consegna del bagaglio,
ha afferrato un bambino inglese ed e’ salito sul nastro trasportatore minacciando
i turisti presenti con una pistola. Un suo complice, un giovane rasta,
ha lanciato una bomba, che poi e’ risultata composta di candele di cera
colorate. Ne e‘ seguita una sparatoria, ingaggiata tra i due terroristi,
un terzo misterioso individuo che cantava melodie italiane mentre sparava
all’impazzata, gli agenti di sorveglianza dell’aeroporto e un gruppo di
neonazisti sudamericani. Due neonazisti, bloccati nell’aeroporto dall’arrivo
in forze della polizia, hanno preso in ostaggio una coppia di anziani spagnoli
facendosi scudo dei loro corpi per coprirsi la fuga fino a rinchiudersi
nel Duty Free. Le trattative per la liberazione degli ostaggi sono andate
avanti fino all’alba, quando i due si sono consegnati alle autorita’. Degli
altri terroristi, fuggiti dall’aeroporto con un pullman passeggeri poi
abbandonato lungo la strada, si sono perse le tracce. I due neonazisti,
Xavier Puentes e Chico Barbero, originari di Cuzco, sono stati interrogati
dalla polizia e trasferiti nel carcere di Funchal.
Giorgio Pulitzer
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