CITTA’ DEL VATICANO - Un diavolo è arrivato in Vaticano. I...
maligni insinuano che non è una novità e che Satana s’intrufola
spesso e volentieri oltre le Mura leonine, sotto le talari prelatizie.
Ma, questa volta, è venuto declinando le proprie generalità,
esibendo muscoli, insulti e voce cavernosa. Si è presentato
mercoledì scorso alla fine dell’udienza generale in piazza S. Pietro.
Si è fatto vivo in maniera clamorosa, nel corpo di una bella
e buona ragazza di 19 anni, originaria di un paesino presso Monza, che
alla benedizione papale ha cominciato a gridare, a dare in escandescenze,
ad agitarsi in modo scomposto tanto da attirare l’attenzione dei vicini.
L’indemoniata ha mostrato una forza sovrumana respingendo in modo violento
alcuni agenti venuti a bloccarla, ha inveito con voce cavernosa urlando
frasi sconnesse o parole in lingue sconosciute, ha insultato anche il vescovo
Gianni Danzi che cercava di calmarla con un crocifisso o una medaglietta
della Madonna. La ragazza ha "vomitato" al presule frasi ingiuriose senza...
alcun ritegno. Le hanno fatto anche bere acqua benedetta, ma inutilmente.
Intuendo «chi» c’era dentro e dietro quella ragazza in trance,
Danzi ha informato il segretario del Papa, mons. Stanislao Dziwisz, che
a sua volta ha riferito a
Giovanni Paolo II.
Al termine del giro della piazza in jeep, in un luogo appartato, il
Pontefice ha parlato con l’indemoniata, l’ha esorcizzata ed ha pregato
per lei per circa mezz’ora, assicurandole che avrebbe celebrato la messa
dell’indomani per ottenere la sua liberazione. Pare che dall’esorcismo
papale la ragazza ha ottenuto solo un beneficio passeggero. (...)
Mercoledì mattina, la ragazza monzese è stata accompagnata
all’udienza generale dai genitori, nella speranza che la benedizione papale
le procurasse beneficio. Aveva ottenuto un posto in piazza tra le prime
file, quelle destinate ai malati e ai disabili. Il personale vaticano che
ha visto la scena, come per un tacito quanto rigido accordo l’ha immediatamente
dimenticata. Il tutto è stato "secretato" e gli stessi protagonisti
o testimoni non... sanno più nulla.
Per fortuna, occupato com’è a pregare e a cacciare demoni (50.000
esorcismi in 14 anni di intensa attività), l’esorcista settantaquattrenne
don Gabriele Amorth non è tenuto a certi segreti vaticani. Ci conferma
candidamente l’episodio e narra le
«sofferenze atroci» di questa ragazza della quale, ovviamente,
non può svelare l’identità.
Don Gabriele, ha sentito parlare di questo esorcismo del Papa, mercoledì
scorso in piazza San Pietro?
«Avevo esorcizzato quella ragazza la mattina di martedì
assieme ad un altro esorcista di Roma, l’orionino don Giancarlo Gramolazzo,
come me discepolo di padre Candido. E’ uno splendore di ragazza per la
sua bontà e per la sua purezza. E’ costretta a patire sofferenze
atroci che offre al Signore per la conversione dei peccatori. Il suo è
un caso tremendo di possessione diabolica. Ci fa una pena enorme vederla
soffrire, tutta curva e rattrappita».
Cosa le ha detto il Papa?
«Il Papa l’ha vista, l’ha chiamata e l’ha coccolata per mezz’ora.
Ha detto che l’indomani mattina, cioè giovedì, avrebbe celebrato
la messa per lei. (...)
Durante l’esorcismo di giovedì, la "voce" diabolica ha alluso
all’intervento papale del giorno prima?
«Se sapesse com’era contento il diavolo... Quante risate s’è
fatto. Ha spinto la povera ragazza a dirmi sghignazzando: "Anche il tuo
capo (cioè il Papa) non è riuscito a far niente contro di
me!».
Giorgio Pulitzer
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