(WAPA) Salt Lake City, 2000/09/18 - Il caso è dell'11 settembre
scorso. La morte del diciannovenne Jonathan Burton avvenne subito dopo
l'atterraggio di un aereo della Southwest Airlines, e si era pensato ad
un infarto. Ma adesso la vicenda è stata ricostruita.
Il giovane, in realtà, dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti,
aveva tentato di fare irruzione nella cabina di pilotaggio, ma alcuni compagni
di viaggio lo avevano bloccato in maniera violenta. Dall'autopsia è
risultato, infatti, che la causa del decesso sia da attribuire a strangolamento,
ma le tracce di marijuana trovate nei tessuti non sarebbero tali da giustificare
la sua crisi e l'eventuale reazione di chi lo ha bloccato. I giudici dello
Utah lo hanno subito archiviato come 'legittima difesa'. (WAPA)
Fonte: Carmine Nutria
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