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    Date:  Wed, 09 May 2001               
Pathos News


    FALLITO ATTENTATO
    TERROSTICO AL PAPA?

           
Si è conclusa ieri la parte siriana del viaggio di Giovanni Paolo II, un viaggio assai delicato dal punto di vista religioso e politico, che ha avuto il grande merito di riavvicinare due grandi fedi, quella cristiana e quella
musulmana, dimostrandone, nella Grande Moschea Omayyade di Damasco, le radici comuni.
Un passo più propriamente politico è stato compiuto invece con la discussa visita del Santo Padre a Kuneitra.
Per chi non lo sapesse, questa città è situata sull'altopiano ai piedi delle Alture del Golan, in territorio siriano, ma che da decenni sono occupate militarmente dalle truppe dello Stato di Israele.
Quando alcuni anni fa una risoluzione ONU obbligò Israele a liberare la città e a ritirarsi sulle alture, (peraltro ancora sotto sovranità siriana) gli occupanti per non restituire agli Arabi la città da loro rivendicata, la
fecero saltare in aria mediante mine e cannonate, per poi restituirla, distrutta, alla Siria.
La Siria ha più volte accusato Israele di avere ucciso centinaia di cittadini siriani in quel frangente, mentre le autorità di Gerusalemme replicavano che la città era stata completamente evacuata prima della distruzione.
Comunque siano andate le cose, Kuneitra è stata dichiarata monumento nazionale dal governo siriano del presidente Assad. E' stato fatto cioè divieto di ricostruzione e ripopolamento dell'area, affinchè Kuneitra rimanesse come era, a perenne ricordo della barbarie del nemico.
Il gesto di Giovanni Paolo II di recarsi a Kuneitra e di celebrare la messa fra le macerie della chiesa cristiana della città distrutta è stato percepito dal governo Siriano come il primo riconoscimento da parte di un leader occidentale della vergogna rappresentata dal martirio della città, mentre la propaganda di regime inneggiava con toni trionfalistici ad una specie di Santa Alleanza cristiano-musulmana contro Israele, covo di un
popolo, definito da Assad "uccisore e persecutore dei profeti di Allah, primo dei quali Gesù Cristo."
Dall'altra parte, a Gerusalemme, il gesto del papa è stato visto con notevole fastidio e ha raffreddato i già instabili rapporti fra Israele e Vaticano.
A questo si aggiunga che a Damasco corrono incontrollate voci di un attentato sventato dall'esercito Siriano, volto ad uccidere il papa durante la messa a Kuneitra. Il governo non conferma e non smentisce, e col suo
silenzio lascia intendere che se attentato c'è stato, di certo era preparato da chi non gradiva la visita del papa in Golan.
I dettagli del presunto attentato sono sconosciuti. Pare comunque che un uomo, carico di esplosivo, abbia tentato di farsi strada fra le truppe siriane per raggiungere le macerie della chiesa. Un soldato siriano presente, che siamo riusciti a contattare, ha addirittura affermato di avere visto l'attentatore. "Sembrava indemoniato" ha detto rabbrividendo ancora al ricordo, e non ha voluto aggiungere altro.

Giorgio Pulitzer
Pathos News - Dai Fatti alle Parole

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