Pathos News PROGRAMMA ONU DI RIDUZIONE DELL'OFFERTA DI DROGA
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2 luglio 2001 - BBC. INA, Reuters, Four Horsemen Wires In un clima di generale soddisfazione l'ufficio delle Nazioni Unite che si occupa di lotta al consumo mondiale di droga ha rilasciato i dati sul programma di riduzione dell'offerta in Asia Centrale. Il programma si svolge sotto la responsabilità del UNODCCP e prevede una serie di accordi per la sostituzione dei raccolti e la distruzione delle coltivazioni a papavero da oppio, con l'accordo dei governi dell'area. Questo aspetto ha sollevato critiche da parte delle associazioni umanitarie perché prevedeva il contatto e il finanziamento anche del governo fondamentalista dei Talebani, ma gli ottimi risultati hanno messo a tacere le retrive voci dissenzienti. I risultati presentati oggi alla stampa sono ancora allo stato grezzo, ma sono definitivi e certificati; riportano l'estensione e localizzazione delle coltivazioni di papavero da oppio in Afghanistan, Pakistan e Tagikistan. I dati sono stati raccolti da squadre di monitoraggio a terra dotate di computer e GPS e coordinate - sulla base di immagini da satellite - da un centro operativo creato nell'Afghanistan centrale e dipendente dall'ufficio UNODCCP di Peshawar, Pakistan. Verranno adessi sottoposti ad approfondito studio con programmi gi analisi geografica (G.I.S.), tuttavia i risultati, per grandi linee, sono già noti. Il governo del Califfato Islamico di Afghanistan si compiace di dimostrare agli increduli di essere in grado di attenersi ai patti con le Nazioni Unite: la produzione si è nettamente ridotta sia nella parte settentrionale che in quella meridionale del paese. Il ministero dell'interno della Repubblica Islamica del Pakistan ha già chiesto il riconoscimento del paese come 'consumatore puro'; i dati mostrano come la produzione di oppio in Pakistan si sia ridotta a zero (dagli 80,500 acri messi in produzione nel 1978-79 ai 1,554 acri nel 1998-99), mentre i tossicodipendenti pakistani necessitano di 50 tonnellate annue di eroina da fornire attraverso il sistema sanitario-sociale pubblico. Il programma aveva trovato un ostacolo a marzo quando, in seguito alla crisi dei Budda afgani, il personale operativo dei gruppi di monitoraggio si era reso reso indisponibile. Le Nazioni Unite sono riUScite a riformare i gruppi di monitoraggio raccogliendo diverse decine di esperti da tutto il mondo grazie al prograMMa AFG-PSS e il piano è potuto partire in modo regolare a fine aprile, svolgendosi senza problemi e celermente - a parte l'incidente mortale occorso a un membro finlandese caduto per errore in un torrente. Lo stesso P.A., primo ideatore e promotore del programma ha voluto scrivere una lettera di ringraziamento a tutti i partecipanti, tra cui notiamo con piacere la presenza di due nostri connazionali, Elio Spaccesi e Luca Fabbricotti. Giorgio Pulitzer |