Nel febbraio 2001 l'Ufficio dei Servizi per la supervisione interna
ha compiuto un' ispezione sulle modalità di gestione dei programmi
e delle pratiche amministrative dell' Ufficio per il Controllo sulle Droghe
e la
Prevenzione del Crimine (ODCCP). [Omissis ]La prassi amministrativa concentrava
tutta l'autorità e i poteri decisionali nelle mani del Direttore Esecutivo
e del suoi stretti collaboratori in modo non equilibrato e senza sufficienti
controlli.
[Omissis] al momento dell'ispezione, i meccanismi di consultazione e guida
collettiva e la coordinazione dei programmi e delle politiche non funzionavano.
Mancava anche un coerente sistema per la supervisione dei programmi, sotto
forma di un controllo sulla messa in pratica degli stessi e di una valutazione
dei risultati. Decisioni importanti a livello amministrativo e di programmi
erano prese senza o al più dopo una minima consultazione Era prassi
comune che ci fossero illimitati ritardi nell'approvazione dei progetti,
dei programmi e di azioni specifiche. [Omissi]
OIOS ritiene che i punti di forza principali dell'ODCCP consistano in chiari
mandati, nella priorità accordata alle politiche di coordinamento
tra i vari governi e nell'ampia gamma di esperienze nelle aree assegnate.
Le sue più importanti qualità sono uno staff impegnato, pieno
di risorse e dotato, una forte presenza sul campo e la combinazione di funzioni
normative, analitiche e tecniche all'interno di una singola organizzazione.
Tuttavia, al momento dell'ispezione, il morale del personale era basso[Omissi].
Ecco alcune delle accuse alla gestione A. dell'Odccp, contenute nel rapporto.
PROGRAMMI AVVIATI E MAI FINITI
Afghanistan: il 30 ottobre 1997, il Direttore Esecutivo aveva annunciato
un nuovo programma di sviluppo alternativo in Afghanistan per un valore di
250 milioni di dollari. Egli aveva affermato che questa azione faceva parte
del suo programma di sradicamento totale delle colture di oppio e cocaina
entro 10 anni, sottolineando di essere fiducioso di poter convincere i governi
mondiali a finanziare il programma. L'entusiasmo dei donatori fu però
sopravvalutato.....Una prima valutazione da parte dei maggiori donatori
aveva raccomandato lo sviluppo di una più coerente struttura programmatica
per il controllo sulle droghe in Afghanistan, la messa a punto di scadenze
più realistiche per la pianificazione e l'attuazione e l'ideazione
di
strategie per fare in modo che le lezioni imparate sul campo si traducessero
in politiche e pianificazioni strategiche. A dispetto di queste raccomandazioni,
l'ODCCP ha cominciato il progetto anche se al costo ridotto di 2 milioni
di dollari l'anno, presi principalmente dal fondo per le spese generali.
All'inizio del 2000, i fondi per il progetto erano esauriti e non vi era
nessun potenziale donatore in vista. Dei quattro moduli del progetto, uno
è stato terminato, un altro dimezzato ed un terzo seriamente ridimensionato...
[Omissis]
ACCENTRAMENTO DEI POTERI
....OIOS ha rilevato che la maggiore debolezza dell'UNDCP consiste in un
eccessivo accentramento e personalizzazione dei poteri decisionali e nell'assenza
di meccanismi istituzionali per verificare che i programmi
siano propriamente concepiti ed efficientemente eseguiti e che i risultati
siano passati al vaglio. Questo ha portato ad un'inadeguatezza nella pianificazione,
ad una mancanza di trasparenza nelle decisioni e al crollo
nella comunicazione tra il personale e i dirigenti...
...OIOS ha concluso che la concentrazione dei poteri decisionali e dell'autorità
nelle mani del Direttore Esecutivo e dei suoi più stretti collaboratori
(presi dai settori i più disparati e utilizzati ad hoc ), che
nella maggior parte dei casi agivano come suoi procuratori, ha portato alla
creazione di una forte centralizzazione nella gestione dell'Organizzazione
a tutti i livelli, a partire dall'elaborazione delle politiche fino ai minimi
dettagli. Lo stile di management non era trasparente ed in molti casi la
ratio delle scelte dell'esecutivo non era chiara ai responsabili dell'attuazione
in zona...
[Omissis]
ARBITRARIETA' NELLA SCELTA DELLE PRIORITA' DA SEGUIRE
Lo statuto del Centro per la Prevenzione del Crimine Internazionale (CICP),
parte di ODCCP, individua tre priorità da seguire: la lotta al crimine
organizzato a livello internazionale, alla tratta di esseri umani e alla
corruzione. Tuttavia queste priorità non sono state affatto rispettate...OIOS
ha rilevato che un numero relativamente consistente di progetti in queste
aree è stato non adeguatamente finanziato o finanziato
solo parzialmente all'interno del programma di cooperazione tecnica per il
biennio 2000-2001. Al contrario, durante lo stesso periodo, progetti formulati
in aree non designate come priorità per la prevenzione del crimine
sono stati pienamente finanziati...
Giorgio Pulitzer
Pathos News - Dai Fatti alle Parole
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