Pathos News Hacker anti-global all'attacco
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(7 luglio 2001) Una ricerca in rete porta sulle tracce di un tale "modu1e" che ha violato, tra gli altri, anche il sito inglese della Pepsi di RICCARDO STAGLIANO' ------------------------------------------------------------------------ ROMA - Un pianeta terra buio, con soltanto uno spicchio illuminato, dà un cupo benvenuto ai visitatori del sito di RaiNews24, il canale di informazione continua della tv pubblica. La home page è stata "scassinata" all'alba dai pirati informatici che vi hanno affisso il loro proclama anti-globalizzazione: "La Verità sta dietro a molti Veli e sono state fatte tante leggi per impedirvi di vederla, occultata dietro a un sipario. La gente segue gli idoli ciecamente, crede agli dei che sono stati creati come fittizie rappresentazioni di qualcosa di puro e religioso. Ma la Verità resta là, di fronte ai vostri occhi, ancorché ricoperta di coltri e coltri di enigmatici insabbiamenti..." si legge sotto la tradizionale testata. Da una ricerca incrociata in rete il comunicato conduce al sito Safemode, una sorta di tazebao dove i pirati dichiarano le loro imprese e qui si arriva alla firma: "modu1e" è lo pseudonimo usato dal responsabile. L'hacker anti-G8 ha eluso il sistema di sicurezza del sito e si è impadronito della sua vetrina utilizzandola a fini di contro-informazione: "Il mondo è un posto estremamente corrotto, governato dalle multinazionali e pieno di razzismo, violenza e guerre. Le vite degli Uomini sono scambiate come merci da avidi capitalisti nell'onnipotente ricerca della salvezza attraverso il denaro". Se questa è l'informazione, conclude il comunicato ribelle, allora "essere Ignari è beatitudine". L'attacco è avvenuto tra le 5,30 e le 6 del mattino, hanno raccontato i redattori in servizio in quel momento. "E' un episodio sconcertante - ha commentato il direttore di Rainews 24 Roberto Morrione - che abbiano colpito proprio la nostra testata che dedica al G8 ogni giorno uno speciale di 12 minuti trasmesso sia sul canale che su internet dove forniamo ampio materiale su tutti gli argomenti in discussione, riportando anche le tesi dei vari movimenti antiglobalizzazione. Per noi quello del G8 è un tema grosso ed evidentemente hanno voluto colpirci proprio per questo. Questo episodio dimostra come gli hacker possano violare l'intero sito Internet della Rai visti che sono riusciti a superarne le difese. Naturalmente non c'è alcuna rivendicazione". Ma la nostra ricerca dà indizi concordanti. L'incipit del proclama, inserito in un motore di ricerca, conduce prima a un sito tedesco di hacker specializzati nel "defacement", il cambiamento di connotati di un sito. I defacciamenti qui archiviati sono 19810 e comprendono prede prestigiose come alcuni sottositi dell'Unesco, il ministero della cultura colombiano, il canale radio della tv norvegese Telenor solo per citare alcune vittime dell'ultimo mese. Nelle pagine interne, a firma "Hackweiser", si trova una versione integrale del comunicato, con toni più arrabbiati e minacciosi del riassunto affisso sulla homepage di RaiNews. E ulteriori tentativi portano all'analogo sito Safemode dove, in data 6 luglio, "modu1e" reclama la paternità dell'attacco a RaiNews. Tra le sue tante imprese sembra esserci la violazione del sito della Pepsi Cola inglese, nel gennaio di quest'anno. Anche in quell'occasione erano state pubblicate abusivamente sul sito feroci dichiarazioni anti-globalizzazione: "Le multinazionali fanno i loro profitti a spese delle nazioni che muoiono di fame; per ogni nuovo prodotto che comprerai, dovrai continuare a pagare sin quando non morirai". Da queste pagine diversi link portano ai siti dei piu' svariati gruppi, sebbene vi sia una decisa concentrazione di pagine con manifesti di ecoterrorismo, disobbedienza civile e filosofia anarchica tutti sottoscritti ad un fantomatico "movimento erisiano". Nel pomeriggio di ieri anche il sito delle Assicurazioni Generali aveva subito un attacco analogo (adesso in via di aggiustamento) e vi si poteva leggere un lungo manifesto ideologico "di un certo Raymond K. Hessel" (il personaggio di un debole costretto a riscattarsi da Brad Pitt nel film "Fight Club", ndr) che scriveva, in italiano, di aver "preso in prestito" il sito per conto "del progetto Mayhem" per avere un'occasione di "parlare e basta". "E' ora di uscire dagli scantinati, ragazzi - recitava l'appello - Il mondo è nostro e ce lo stiamo perdendo tutto. Siamo i figli di mezzo della Narrazione, cresciuti dalla televisione nella speranza che un giorno entreremo nel Mito come coloro che vediamo". Contro il consumismo imperante, la logica del profitto e il vivere secondo da felici lacche' l'hacker anti-Generali dice "basta" e invita i suoi lettori a fare altrettanto: "Tu non sei il tuo lavoro. Non sei quello con cui ti vesti. Non sei il tuo conto in banca. Non sei la macchina che guidi. Supera la prigione, anela la Liberta', Inverti il tuo Limite". Giorgio Pulitzer |