Il mostro sanguinario ha fatto un'altra vittima. Dopo l'avvocato Giampiero
Sparantini, torturato a morte il 9 giugno nella sua villa di Forte dei
Marmi, ora e' la volta di una donna: Vera Monatti. La vittima, impiegata
presso la Pers.E.O., una ditta di forniture elettroniche e Personal Computer
di Firenze, e' stata trovata questa mattina nel suo ufficio dai suoi colleghi
di lavoro.
Secondo gli inquirenti, l'assassino e' stato disturbato e messo in fuga
prima che portasse a compimento le sue orribili torture sul corpo della
signora Monatti che, ai primi esami risulta morta per lo spavento nel momento
stesso in cui l'assassino l'ha incaprettata alla scrivania. Nell'ufficio
ci sono i segni di una colluttazione. Una statuetta in bronzo del Perseo
di Benvenuto Cellini e' stata trovata sul pavimento con una piccola macchia
di sangue.
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La polizia ritiene che l'omicidio sia da mettere in relazione con il
caso Sparantini, per una serie di coincidenze che ora acquistano una dimensione
inquietante. Infatti la Pers.E.O. e' la ditta fornitrice della rete di
computer nell'ufficio dell'avvocato Sparantini.
Inoltre e' stato reso noto che il 16 giugno, in un laboratorio di Foligno,
e' stato trovato il cadavere orribilmente mutilato di Tommaso Riofredi,
un tecnico software che in passato ha lavorato per la Pers.E.O. di Firenze.
Il Riofredi era un noto hacker con esperienze di lavoro all'estero, in
particolare ad Amsterdam.
Il cerchio si stringe. Dall'interrogatorio degli impiegati della Pers.E.O.
stanno emergendo indizi interessanti sui quali gli inquirenti mantengono
il massimo riserbo.
Giorgio Pulitzer
Pathos News - Dai Fatti alle Parole
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