Finalmente e' stata svelata l'identità dell'uomo completamente
carbonizzato rinvenuto da un custode nell'area archeologica dei Fori Romani.
La notizia e' trapelata solo oggi, data l'estrema riservatezza con cui
la polizia ha trattato il caso.
Il cadavere era stato rinvenuto il 27 luglio tra i ruderi del "Tempio
della Concordia", accanto all'Arco di Settimio Severo. Dalle indagini
emerge chiaramente che il delitto dovrebbe essere avvenuto qualche giorno
prima. Tuttavia, secondo indiscrezioni, non sono emerse testimonianze in
proposito. Il terreno e i marmi, in vicinanza del corpo, non presentano
segni di incendio, quanto piuttosto di combustione a temperatura elevata.
I vigili del fuoco non sono riusciti a dare una spiegazione esauriente
del fenomeno. |
La vittima e' un agente dell'Interpol, il Dott. Giuliano La Spada,
uno psichiatra con incarichi speciali.
Il prof. Romolo Baracchini, noto esperto di antichita' romane, ha fatto
notare agli inquirenti una curiosa coincidenza; l'area detta del "Tempio
della Concordia" confinava anticamente con l'area detta "di Vulcano".
Infatti e' con questo nome che viene citata da Tito Livio in riferimento
a un prodigioso fenomeno che sarebbe avvenuto nella zona:
"IN AREA VOLCANI ET CONCORDIAE SANGUINEM PLUVIT" (Tito Livio,
40-12-2).
Giorgio Pulitzer
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