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    Date: Thu, 29 Oct 1998 04:38:21 -0500 (EST)
    To: PathosNET@pathos.it
    Subject: [pathosNET] Pathos News: Intervista a Nella Portieri


    PATHOS NEWS Fai Fatti alle Parole

    RASSEGNA STAMPA DAL MONDO3
    (a cura di Giorgio Pulitzer)


    Da "Un quotidiano di importanza nazionale" del 27 Ottobre 1998

    SCONVOLGENTI RIVELAZIONI SUL CASO DELL'OMICIDIO DI MODENA
    Andrea Gnesi intervista Nella Portieri

Questa e' un intervista realizzata a Nella Portieri, sospettata di favoreggiamento del principale sospetto dell'omicidio di Modena, Fabio di Callisto, suo convivente. L'ho raggiunta in una localita' turistica della Val d'Aosta, dove si trovava 'in vacanza' all'insaputa delle forze dell'ordine. Ecco le incredibili dichiarazioni che la signora Portieri mi ha rilasciato, prima di prendere la decisione di constituirsi alla polizia:

D: Ci dica, signora: chi e' Fabio di Callisto? Dove si trova?
R: (sorridendo) Il professore e' fatto cosi': spesso si assenta per giorni per i suoi congressi o per studi di etologia e torna dopo settimane senza dare molte spiegazioni. Anche stavolta e' andata esattamente cosi': ha detto che andava via per qualche tempo per completare i suoi studi sul comportamento dei lupi in branco e che non sapeva se avrebbe potuto comunicare spesso perche' era in un luogo isolato in europa orientale. Capisco che sembri strano, ma che il nostro rapporto e' cosi' e a me sta bene perche' mantiene la mia liberta', cui tengo molto. Non so dove si trovi ora, ma e' una persona di una sensibilita' squisita, che non farebbe male ad una mosca... figuriamoci uccidere qualcuno...

D: Ma perche' non ha raccontato prima la sua versione dei fatti?
R: Ho saputo da lei, quando mi ha rintracciata e chiamata per l'intervista, di tutta questa storia, che mi sembra una grossa scemenza. Ribadisco che sto gia' affrettandomi a partire per Roma, dove ho intenzione di presentarmi immediatamente davanti ai giudici per testimoniare e chiarire tutto quanto perche' io ha piena fiducia nella capacita' dei magistrati inquirenti di saper discernere la realta' dalle fantasie malate di pochi mitomani.

D: Ma vi trovavate effettivamente a Modena o no?
R: Ero li' per una convention insieme a Leonardo di Giovanni, un amico di Firenze e a Fabio di Callisto, che mi aveva accompagnata perche' doveva incontrare una persona, un suo collega inglese, che doveva consegnargli del materiale per i suoi studi.

D: Ma Fabio di Callisto e' stato identificato come omicida da testimoni oculari...
R: Questi testimoni di cui lei parla dovevano essere un po' miopi: Fabio e' sempre stato con mei e non siamo mai andati alla stazione... quel giorno pioveva... Ce ne siamo stati un po' in giro per la convention e poi siamo tornati in albergo. Nel pomeriggio di sabato, con noi c'era anche Leonardo, siamo andati nell'albergo di questo signore a cercarlo. Ricorda che io stessa ho chiesto al portiere in che camera stava. Arrivati al piano, abbiamo visto un tizio, vestito di nero, che armeggiava intorno ad una porta: quando ci ha notati ha smesso e ha chiamato l'ascensore. Fabio e Leonardo, insospettiti, sono saliti con lui, mentre io sono scesa per le scale. La mia intenzione era di riferire la cosa in portineria e far chiamare la polizia o almeno il servizio interno dell'albergo. Quando sono arrivata nella hall, non c'era piu' nessuno, nemmeno il portiere: allora sono uscita e proprio davanti all'ingresso ho visto Fabio e Leonardo che stavano consegnando l'uomo in nero ad un altro signore.

D: Ma il Callisto era armato o no?
R: Io non ho visto alcuna pistola, ma puo' essere che in ascensore l'uomo in nero l'abbia estratta e sia stato disarmato... non so altro.
Subito dopo Leonardo si e' allontanato e Fabio mi ha spiegato che il signore era un poliziotto in borghese, almeno cosi' si era presentato, con tanto di credenziali, che ha detto loro di essere sulle tracce di un gruppo di neonazisti, una specie di setta, che doveva essere a Modena per un grosso traffico di cocaina. Fabio mi disse che il signore aveva un pesante accento sud americano, era quasi certo che fosse venezuelano... Indossava un impermeabile scuro e portava occhiali da vista. Mi disse anche, scherzando, che gli somigliava persino un po': aveva un impermeabile simile al suo, la barba e lo stesso colore di capelli...
Io gli chiesi se non pensava fosse il caso di denunciare la cosa, ma Fabio mi tranquillizzo' dicendo che era tutto a posto, che il signore era della polizia e che ci avrebbe pensato lui. Aveva dato assicurazioni in tal senso. Dopo questo spiacevole inconveniente siamo rientrati in albergo.Il portiere ancora non era al suo posto. Abbiamo cercaroto il collega di Fabio, ma non lo abbiamo trovato. Poi siamo tornati alla convention, dove molte persone ci hanno visti e possono testimoniare della nostra presenza li' e non alla stazione...
Quindi, a meno che Fabio non abbia il dono dell'ubiquita'...
Anzi, insieme a molti altri abbiamo partecipato ad una specie di gioco di societa' che consisteva nel risolvere un enigma. Non conosco i nomi delle persone che erano presenti, non li avevo mai visti prima, ma se la polizia indagasse, sono piu' che certa che tutti sarebbero in grado di confermare la nostra presenza li' per l'intero pomeriggio.
Piu' tardi, stanchi, siamo tornati nel nostro albergo.
Fabio fece alcune telefonate di lavoro, mi disse che il collega che avrebbe dovuto incontrare aveva avuto un contrattempo e la cosa fini' li'.
L'indomani mattina siamo tornati a Roma.
Piuttosto, ricordo che c'erano dei tipi strani che si aggiravano dalle parti dell'albergo, vestiti di scuro e con gli occhiali neri, anche se non c'era il sole. Sembravano i Men in black del film!
A lei non sembra strano, piuttosto, che ci fosse un poliziotto venezuelano a Modena? E per di piu' sulle tracce di una grossa partita di cocaina? E sara' stato un caso che in quei giorni a Modena ci fosse la Montero Guerrero, candidata Presidente in Venezuela, di cui si mormora abbia rapporti con i trafficanti di Medellin? Sarebbe meglio indagare in quella direzione e lasciare in pace gli onesti cittadini, che pagano le tasse e non vanno in giro ad ammazzare la gente!


Nella Portieri, ricercata come possibile favoreggiatrice del sospetto omicida Fabio di Callisto, oggi si e' presentata spontaneamente ad un commissariato cittadino di polizia. A quanto risulta, adesso si trova agli arresti domiciliari in attesa di essere interrogata -

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