Vuotare gli archivi: Come farsi un nemico...
 

a cura di Patrizia Frosi 

con

Horus il Falco Solare, Patrizia Aliria Fabbri, Stefano “Menestrello” Maria Dandolo


 
Uruk sera del 17/03/02

I preparativi per il Rituale della Ricordanza fervono, il finto set per il vero rito è quasi pronto, gli operai lavorano senza sosta per allestire tutto, sotto lo sguardo attento di Menestrello. Dopo aver dato una serie di ordini Stefano prende da parte Aliria e si allontanano un poco. 

Horus osserva con attenzione la Figlia che segue il Menestrello... Scuote leggermente il capo con fare fra il divertito ed il rassegnato... Come a ripensare ad alcune parole da lei dettegli pochi giorni prima...

Quando si sono allontanati abbastanza da non essere uditi dagli altri l’uomo si ferma.
- Ciao Sorellina, mi spiace non averti considerato come meriteresti, ma troppo ho da fare e poco è il tempo che ho. Spero che la Narrazione non ti abbia trattato male come sta facendo con me. Una volta chiedesti di lavorare con me per la parte rituali visto che non li conosci bene, chiedi pure se hai domande, a te spiegherò, non come a quelle alterazioni imbecilli, loro devono sapere solo lo stretto necessario per non fare stupidaggini, il potere è qualcosa che va donato a chi lo può comprendere e usare per ciò che gli Eterni ci hanno insegnato, non per poter essere più ganzi o per uccidere meglio, di queste cose la Narrazione è già troppo piena, così come di litigi. -

Man mano che parla l'espressione di Patrizia passa dall'ira all'esasperazione alla stanchezza. Ma chi è questo pezzente che pretende di decidere chi è da salvare e chi si può mandare al macello? Che divide i buoni e i cattivi con la Spada della Giustizia, la “sua” giustizia. E magari sa davvero qualcosa che potrebbe essere utile. Qualcosa che potrebbe salvare delle vite, vite di fratelli...
... Alexandra in un lago di sangue... Dan con la testa fracassata... Daniela sulla Plantageneth Pitch...

Quando risponde il suo tono è esageratamente cortese.
- Mio caro Stefano, mi sento onorata della fiducia che mi accordi, ritenendomi degna della tua confidenza. Ho qualcosa da chiederti, in effetti. Vorrei la tua definizione delle parole "collaborazione" e "unirsi contro un nemico comune". -
 

- Ti risponderò riportandoti dei fatti Aliria, forse posso essere accusato di andare troppo secondo le regole dei vari movimenti e per via gerarchica, ma sappi che tutte le informazioni che possiedo su guardiani, assenza e tutto quello che riguarda i nemici esterni del Pathos sono in possesso di Daniela, mia corrispondente per Destino, e di Arthur, in quanto Maestro del Segreto. E questo vale per tutti i Movimenti che hanno voluto ascoltarmi e non credere di avere già in mano la verità rivelata, bada bene, non ho contatti con tutti, non potrei averli, ma almeno ad un rappresentante per movimento ho sempre scritto per avvertirlo di quello che sapevo, cosa ne ha fatto di queste informazioni... beh, non sono la loro balia ho già anche troppo da fare per tappare buchi aperti dalla stoltezza degli altri, sull'intelligenza media degli Empathici non posso che dare ragione al MOMM. Quando si è aperta in me la prima pergamena nera, che posso dirti vale erga omnes e non solo per i desianti, ho immediatamente contattato Horus per pormi al suo servizio per fare questo rituale, il fatto che lui abbia voluto a tutti i costi avere il benestare del mio Eterno prima di dirmi di si è un altro discorso, già gli avevo detto a cosa sarebbe servito tutto questo. Molti mi hanno chiesto aiuto e tutti hanno ricevuto quello che sono stato in grado di dargli. Se non io personalmente, un sognante è con coloro che si sono rivolti a me, con l'ordine di fare tutto il possibile per la riuscita dell'operazione e se vengo a conoscenza in tempi utili che qualcuno ha un problema sono io ad offrirgli il mio aiuto. A proposito, lo sai che grazie a questo mio comportamento ci sono Empathici che dicono in giro che il movimento di Sogno vuole inglobare in sè tutte le alterazioni del Pathos??? Ma c'è un limite a questo e questo limite dipende dalle persone con cui abbiamo a che fare. Ci sono conoscenze, attenta, non informazioni, Conoscenze, che non possono essere di pubblico utilizzo. Sarebbe come mettere in mano a un bambino di otto anni una pistola carica e senza sicura. Queste conoscenze devono essere protette e condivise solo con chi le può comprendere e utilizzare per il Pathos. Ho Conoscenze che potrebbero spezzare questa fragile rete una volta per tutte, con chi credi che le dovrei condividere??? Con Giorgio??? Un novizio che si è fatto beccare come un pollo??? Con Luna che è indagata da altri fratelli come la responsabile dell'uccisione di Karl e la cattura di Davide??? Con Euridice, che avrebbe un grande potere ma gli dà del Voi perché non prenda troppa confidenza??? Adesso sono io che chiedo a te una cosa, collaborazione e unione contro un comune nemico può prescindere dalle persone con cui hai a che fare??? Possono essere queste parole sinonimo di stupidità???-
 

La giovane lo ascolta fino alla fine senza interromperlo, seria.
- Allora, Stefano vediamo di capirci sul significato delle parole - gli dice con tono gentile - perché è questo il problema. Bisogna distinguere tra le informazioni che sono utili a tutti e quelle che sarebbe inopportuno divulgare. Anch'io ho delle info che non rendo pubbliche perché sarebbe controproducente, e non "sparo" in lista che noi stiamo facendo questo rito, ma passerò tutte quelle che dovessi scoprire su Adramelech. Sapere che qualcuno può percepire Nergal o è immune alle illusioni di Balban è fondamentale per chiunque si metta in caccia di questi demoni, e avere queste persone nella squadra può fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Tra tacere qualsiasi cosa e dire tutto c'è una via di mezzo! Quelle che io vorrei fossero divulgate sono le informazioni generali sui guardiani: chi sono, cosa fanno, quali sono i loro poteri, chi riesce a resistere e come, come agiscono loro e gli uomini che li aiutano e come ci si può difendere. Capisci cosa intendo? La maggior parte di noi non sa niente dei guardiani, ma li affronta lo stesso. Io non mi occupo di rituali, ma di cose pratiche: se me ne trovo uno davanti, che faccio? Prendi quello che stiamo facendo qui: io non so niente, niente di Adramelech. Che succede se qualcosa va storto e salta fuori dall'Abisso? Quali sono i suoi poteri? Cosa può farmi? Cosa posso fare io? Eppure sono qui, e combatterò se sarà Necessario ed è possibile che muoia, magari soltanto perché qualcuno ha pensato che non era il caso di dirmi che... che quel demone è immune alle pallottole e io continuo a sparargli, tanto per fare un esempio! -
Ha parlato con passione, con la passione di chi sta lottando per qualcosa in cui crede profondamente. Tace per un istante. 
- Lo so anch'io che alcuni dei nostri fratelli non brillano per particolare intelligenza, per così dire, ma non è una buona ragione per mandarli a morire. Ho fatto la mia Scelta, Stefano: darò a tutti la Conoscenza di cui verrò in possesso. Non voglio chiedermi, la prossima volta che un fratello morirà o una Nota verrà cancellata, se avrebbero potuto salvarsi se avessi detto qualcosa che so. Non voglio questo Incubo, Araldo di Sogno. Adesso sta a te scegliere, se vuoi dirmi qualcosa e cosa: ma sai già che fine faranno le tue informazioni. -

Tace, e lo guarda, in attesa. 

Stefano la guarda con occhi che si fanno più profondi, immensamente più profondi, in quell'abisso le pare di scorgere un lupo enorme con le fauci spalancate pronto a inghiottire qualunque cosa, le sovviene l'appellativo che gli aveva dato Horus, Araldo del Divoratore del Sole, adesso inizia a comprendere perché. Lo guarda affascinata, ma non sembra particolarmente sorpresa dalla visione, solo terribilmente incuriosita. Forse ne ha già viste altre, forse ancora più sorprendenti...

- Araldo di Sogno, quasi nessuno più mi chiama così, da quando per il bene del Pathos mi sono fatto strappare la capacità di piangere da un Guardiano, tu non vuoi conoscenza, vuoi informazioni. Bene, non so nulla di più di quello che Alexandra ha messo in Com, se avrò altre informazioni te le darò se tu non mi chiederai, al contrario degli altri, come le ho avute. – 
 

- E' un patto che mi va bene: non ti chiederò mai niente più di quello che mi darai. Io sono un combattente, non un mistico, e voglio quello che mi serve. Prendo parte ai rituali se serve, non li officio. Naturalmente, se verrò a sapere qualcosa che possa servirti te la farò sapere. -

- Stanotte nessun guardiano od altro uscirà, non entrerete nell'Abisso e non vi succederà nulla, non sono così folle da mandare persone a morire non preparate. Ci sarà un prezzo da pagare ovviamente, ma sono io quello che lo pagherà. – Stefano fa un attimo di pausa - Se incontri un guardiano scappa Aliria, non siete in grado di fargli nulla, se è dentro un corpo mortale questo può morire, ma potrebbe decidere, cambiando corpo, che il tuo è carino da possedere. -

Patrizia gli fa un mezzo sorriso: 
- Non contarci, Stefano. Non ho intenzione di scappare, davanti ai guardiani. -

Poi gli tende la mano, a suggellare l'accordo.

Il Menestrello si volta e si allontana senza degnarla di risposta.
 

Troppe cose sono andate perdute perché non c'era più nessuno a ricordarle.
 

 

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