Decimo Foglio: Breakfast

Il ritorno di Klaatu, dopo quarantanove anni dalla prima visita, viene visto da tutti come un segno del destino. L'anno del Giubileo sarà anche l'anno della riconciliazione con la "Confederazione Galattica". Nel 1951 il loro "Ultimatum alla Terra" non andò come previsto, ma ora sarà diverso. Abbiamo imparato la lezione.
L'extraterrestre atterra con la sua astronave al centro di Piazza S. Pietro e l'entusiasmo è tale che nessuno si preoccupa dell'obelisco disintegrato da un raggio verde per fare spazio all'atterraggio. Quando il portellone si apre e l'alieno scende la scaletta, tutti sono pronti a ripetere in coro il fatidico motto: "Klaatu Barada Nikto!". Il visitatore è un po’ diverso dal precedente. Un po’ meno umano con la sua grande testa da squalo protesa in avanti a mostrare 4 (QUATTRO) file di denti aguzzi. Una delegazione del Governo italiano lo attende per dargli il benvenuto, ma l'extraterrestre non è interessato a loro. Con i suoi occhietti freddi e tondi sembra cercare qualcuno; spazientito si volta di quà e di là nervosamente, digrignando i denti e allungando le mani artigliate. Poi, finalmente, a Ponte Sant'Angelo,

L'ALIENO DIVORA UNDICI ROMANI E SE NE VA ALL'INGLESE

così come era venuto. Risale via della Conciliazione, sotto gli sguardi attoniti della gente, rientra rapidamente nella sua astronave e se ne va soddisfatto come uno che ha appena preso la sua colazione al self-service. 
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